Polato (FdI): “Rischio alluvioni in Veneto: bene i bacini di laminazione, ma servono anche opere per trattenere l’acqua piovana”

18 marzo 2024

 

(Arv) Venezia 18 mar. 2024 - “Con i cambiamenti climatici in atto, in Veneto il rischio di alluvioni è molto alto. Servono opere infrastrutturali per evitare le piene dei fiumi e i conseguenti gravi danneggiamenti a persone, abitazioni e imprese, ma allo stesso tempo servono infrastrutture in grado di trattenere l’acqua piovana da utilizzare in periodi di siccità”. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Daniele Polato plaude “Ai nuovi bacini di laminazione di Trissino, in provincia di Vicenza, inaugurati oggi, da attivare in caso di piogge eccessive; ricorda però anche l’importanza di trovare modalità per trattenere l’acqua piovana da riutilizzare in casi di necessità. Nella nostra regione sono stati realizzati 13 bacini di laminazione sui 23 previsti per mettere in sicurezza la più ampia parte possibile del territorio. Solo poche settimane fa si è constatata l’importanza di tali strutture nella provincia vicentina. È necessario attivare anche progetti per la raccolta di acqua piovana che in Italia è ferma all’11% con investimenti strutturali e progetti che vadano oltre l’emergenza idrica. In questo modo, è possibile garantire l’acqua per usi civili e produzioni agricole”.

“Realizzato dopo la grande alluvione del 2010 - ricorda Polato - il bacino di Trissino e Arzignano si estende su una superficie di 80 ettari tra i due comuni vicentini ed è in grado di trattenere 3,5 milioni di m³ di acqua del torrente Agno Guà per la sicurezza di vasta area tra le province di Vicenza e Padova, e, in parte, anche di Verona e Venezia. Si articola in due bacini: uno di monte e uno di valle. Il primo è in grado di trattenere 2,7 milioni di m³ di acque e si estende su 57,8 ha; a sua volta si distingue in bacino “in linea” (volume invasabile 0,72 mln m³ per 14,3 ha di estensione) e bacino “in derivazione” (volume invasabile 2 mln m³ per 43,5 ha). I lavori sono iniziati nel 2015 e ultimati nel 2022. Il bacino “di valle” si estende su 23 ha ed è in grado di trattenere 0,81 mln di m³ e i lavori di realizzazione sono stati consegnati a novembre 2018 e ultimati a dicembre 2023”.